L'Asinelli e la Garisenda in stampe e foto antiche
Le due Torri da Piazza Ravegnana a destra il Palazzo degli Strazzaroli
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Vicino alle due torri ce ne erano altre abbattute alla fine dell'Ottocento
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Lungo l'attuale Via Rizzoli c'era il Mercato di Mezzo
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Le due torri, simbolo della città di Bologna, furono costruite tra il 1109 e il 1119 e prendono il nome dalle famiglie che le fecero costruire, anche se gli Asinelli vengono ricordati insieme alla loro torre solo nel 1185.
L’Asinelli (ora alta m 97,2) divenne di proprietà comunale nel XIV sec. E fu utilizzata come prigione e come fortezza. Pare che Giovanni Visconti, duca di Milano, che aveva potere su Bologna dopo la cacciata dei Pepoli, facesse costruire attorno alla base della torre una costruzione in legno con una passerella in collegamento con la Garisenda, passerella poi distrutta da un incendio.
Tale costruzione sarebbe servita per controllare il Mercato di Mezzo (oggi via Rizzoli) da cui potevano partire rivolte contro i Visconti mal visti dal popolo.
La Garisenda (oggi alta 48 m con uno strapiombo di 3,2 m) era alta circa 60 m ma fu mozzata nel se. XIV perché pericolante causa un cedimento del terreno . Dante Alighieri a Bologna tra l' estate del 1286 e quella del 1287 paragonò la Garisenda al gigante Anteo in atto di chinarsi verso di lui per farlo scendere nell'abisso della Caina:
Qual pare a riguardar la Garisenda
sotto 'l chinato, quando un nuvol vada
sovr'essa sì, che ella incontro penda;
tal parve Anteo a me che stava a bada
di vederlo chinare, e fu tal orach'i' avrei voluto ir per altra strada.
( Inferno ,canto XXXI)
Dal Quattrocento fino alla fine dell’Ottocento la torre divenne proprietà dell’Arte dei Drappieri che avevano la loro sede nel Palazzo degli Strazzaroli, quasi di fronte alle due torri, che ora ospita la Libreria Feltrinelli.
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la Via Rizzoli
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